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Servizio Civile, dal Governo sono pronti i finanziamenti aggiuntivi per le attività del 2021 e 2022

Il Governo ha accolto nei fatti la richiesta che 127 enti accreditati (tra cui AVIS Nazionale) avevano inviato nelle scorse settimaneIl Governo ha accolto nei fatti la richiesta che 127 enti accreditati (tra cui AVIS Nazionale) avevano inviato nelle scorse settimane

Il Servizio Civile può tirare un sospiro di sollievo. Il Governo ha stanziato, nella proposta di legge di stabilità 2021-2023, 200 milioni aggiuntivi per il 2021 e altrettanti per il 2022, accogliendo nei fatti la richiesta che 127 enti accreditati (tra cui AVIS Nazionale) avevano inviato nelle scorse settimane.

 

A confermarlo lo stesso ministro delle Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora, con un post sulla sua pagina Facebook: «Sono davvero contento di aver chiesto e ottenuto 200 milioni in più per il 2021 e 200 milioni in più per il 2022 per il Servizio Civile Universale – ha scritto – Queste somme aggiuntive serviranno per coprire i tagli che erano stati fatti dai precedenti Governi, ma sono certo che troveremo nei prossimi mesi ulteriori somme e che il Servizio Civile Universale sarà al centro degli investimenti previsti grazie al Recovery Fund».

 

Positivo il commento del presidente della Cnesc (la Conferenza Nazionale degli Enti del Servizio Civile), Licio Palazzini: «I 200 milioni aggiuntivi per il 2021 e il 2022 renderanno possibili 50.000 posizioni all’anno, iniziando a dare concretezza all’obiettivo di stabilizzare il contingente annuo del SCU. Un ringraziamento all’impegno del ministro Spadafora e alla sensibilità del Presidente del Consiglio Conte, del ministro Gualtieri e di tutte le componenti del Governo».

 

Ora i prossimi obiettivi saranno quelli di operare per la qualità delle esperienze svolte dai giovani, anche attraverso il riconoscimento delle competenze acquisite; incrementare l’efficacia dei programmi messi in campo dagli enti, fare un tagliando di alcune parti della riforma del 2016. «Su questo e sul miglioramento continuo del SCU, la Cnesc, con tutte le sue 29 organizzazioni socie, continuerà a dare il proprio contributo – conclude il presidente – seguendo con attenzione l’iter parlamentare di conversione in legge della proposta del Governo».

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