Una risposta unitaria contro la crisi climatica. C’è anche AVIS Nazionale tra i firmatari del “Manifesto di Assisi”, il documento presentato nei giorni scorsi nel Salone Papale del Sacro Convento della città di San Francesco e finalizzato a perseguire un’economia sempre più a misura d’uomo. Una vera e propria sfida quella che ha coinvolto finora oltre 2.000 tra rappresentanti di istituzioni, tra cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mondo economico, religioso e della cultura e del Terzo Settore, che punta alla partecipazione dell’intera collettività. Politiche serie e lungimiranti sono lo strumento per contribuire ad azzerare i gas nocivi entro il 2050, data limite fissata dalle Nazioni Unite: un percorso che vede il nostro Paese in prima fila già oggi, con settori come l’industria, l’agricoltura o l’artigianato che sono esempi tangibili di economia circolare e sostenibile. La scelta di AVIS di sottoscrivere questo documento è in linea con i valori che l’associazione porta avanti da sempre non solo in termini di cultura della donazione, ma anche di promozione della salute e di stili di vita sani. Un mondo più sicuro, civile e gentile passa attraverso le buone prassi quotidiane non solo in termini di produzione, ma anche di comportamenti verso gli altri.Una risposta unitaria contro la crisi climatica. C’è anche AVIS Nazionale tra i firmatari del “Manifesto di Assisi”, il documento presentato nei giorni scorsi nel Salone Papale del Sacro Convento della città di San Francesco e finalizzato a perseguire un’economia sempre più a misura d’uomo. Una vera e propria sfida quella che ha coinvolto finora oltre 2.000 tra rappresentanti di istituzioni, tra cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mondo economico, religioso e della cultura e del Terzo Settore, che punta alla partecipazione dell’intera collettività. Politiche serie e lungimiranti sono lo strumento per contribuire ad azzerare i gas nocivi entro il 2050, data limite fissata dalle Nazioni Unite: un percorso che vede il nostro Paese in prima fila già oggi, con settori come l’industria, l’agricoltura o l’artigianato che sono esempi tangibili di economia circolare e sostenibile. La scelta di AVIS di sottoscrivere questo documento è in linea con i valori che l’associazione porta avanti da sempre non solo in termini di cultura della donazione, ma anche di promozione della salute e di stili di vita sani. Un mondo più sicuro, civile e gentile passa attraverso le buone prassi quotidiane non solo in termini di produzione, ma anche di comportamenti verso gli altri.
